Scheda d’autore su #MementoPiù – Le immobilizzazioni materiali

La scheda approfondisce il trattamento fiscale delle immobilizzazioni materiali attraverso il loro inquadramento civilistico e contabile, la descrizione della disciplina tributaria, i principali aggiornamenti normativi e un approfondimento sui beni per i quali operano particolari regole di ammortamento e di deducibilità.

La presente trattazione intende offrire un contributo in merito al trattamento fiscale delle immobilizzazioni materiali attraverso il loro inquadramento civilistico e contabile, la descrizione della disciplina tributaria, i principali aggiornamenti normativi e un approfondimento sui beni per i quali operano particolari regole di ammortamento e di deducibilità. In particolare, il primo paragrafo ha ad oggetto la definizione di immobilizzazioni materiali ovvero i beni tangibili ad utilità pluriennale. Ai sensi dell’art. 2424 c.c., le immobilizzazioni materiali sono esposte nel bilancio d’esercizio nella classe B) II) dell’attivo di stato patrimoniale, e si distinguono in terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, altri beni e immobilizzazioni in corso e acconti. Il principio contabile che le definisce e le disciplina è l’OIC 16 mentre il relativo trattamento fiscale è regolamentato dall’art. 102 TUIR. La trattazione prosegue con lo studio del processo di ammortamento nella disciplina civilistica e fiscale.

Infatti, in virtù dell’utilità pluriennale, il costo di acquisto delle immobilizzazioni non può essere integralmente imputato nell’esercizio in cui è stato sostenuto ma deve essere ripartito in tanti esercizi quanti sono i relativi anni di vita utile. L’ammortamento è la tecnica contabile per ripartire un costo relativo all’acquisto di un bene con utilità pluriennale tra gli esercizi nei quali il bene concorre alla determinazione dei ricavi. Il processo di ammortamento civilistico può discostarsi da quello ammesso fiscalmente. Tale disallineamento può comportare una differenza in termini di valore ammesso civilisticamente e valore deducibile fiscalmente che determina l’insorgere di una differenza temporanea deducibile, ovvero di imposte anticipate. L’elaborato prosegue con l’illustrazione dei principali aggiornamenti intervenuti nel quadro normativo di riferimento. A tal proposito si segnala che in seguito alla pandemia da Covid 19, il governo è intervenuto riconoscendo, per rilanciare l’economia e per sostenere le imprese, la possibilità di sospendere gli ammortamenti nel bilancio 2020, deroga che è stata prorogata ai bilanci in corso al 31.12.2021, al 31.12.2022 e al 31.12.2023.

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