Credito d’imposta sulle commissioni pos

Le commissioni sui pagamenti elettronici e la possibilità di ottenere un credito d’imposta pari al 30% del loro ammontare.

Ai sensi del DL 124/2019 il Legislatore ha previsto il riconoscimento di un credito d’imposta sulle commissioni connesse ai pagamenti elettronici effettuati da clienti privati a favore di esercenti attività di impresa, arte o professioni che nell’anno d’imposta precedente abbiano avuto ricavi e compensi non superiori a 400.000 euro.

L’ammontare del credito è pari al 30% delle commissioni addebitate sulle transazioni finanziarie effettuate mediante:

– carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all’obbligo di comunicazione previsto dall’art. 7 sesto comma del DPR n. 605/73;

– altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili.

Il credito d’imposta spettante può essere utilizzato unicamente in compensazione tramite F24, a decorrere dal mese successivo a quello del decorrere della spesa.

Il credito d’imposta, per espressa disposizione normativa, non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP.

Gli operatori finanziari devono inoltre trasmettere mensilmente e telematicamente agli esercenti attività di impresa, arte o professioni, tramite PEC o mediante pubblicazione nell’on line banking dell’esercente, l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni corrisposte (provv. Banca d’Italia 21 aprile 2020).

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
Print